logo ok rotary catania est

Rotary Catania Est

Sede: Four Points by Sheraton Catania | Via Antonello Da Messina 45 - Aci Castello 


facebook
instagram
phone
whatsapp

Bullismo e Cyberbullismo: conoscerli per riconoscerli

2023-09-12 01:00

Rotary Catania Est

Bullismo e Cyberbullismo: conoscerli per riconoscerli

Un parterre d’eccezione quello di ieri sera al Four Points by Sheraton per la conferenza “Bullismo e Cyberbullismo: conoscerli per riconoscerli”.

Bullismo e Cyberbullismo: conoscerli per riconoscerli
Allo Sheraton la conferenza del Rotary Catania Est

Un parterre d’eccezione quello di ieri sera al Four Points by Sheraton per la conferenza “Bullismo e Cyberbullismo: conoscerli per riconoscerli”.
L’incontro -  organizzato dal Rotary Club Catania Est in collaborazione con Unicef Sicilia e i Rotary Club Catania Bellini e Giarre-Riviera Jonico Etnea - ha visto tra i relatori il giudice del Tribunale dei Minori Rosalia Montineri, il Dirigente della Polizia Postale della Sicilia Orientale Marcello La Bella e il presidente di Unicef Sicilia Vincenzo Lorefice.
“I continui casi di cronaca  - afferma il presidente Dimitri Tosi - ci hanno motivato ad avviare un percorso di formazione e informazione interno che possa poi sfociare in un service, un attività di sensibilizzazione da fare nelle scuole nei prossimi mesi”.
“Bisogna partire dall’insegnare l’empatia: la connessione è l’unica soluzione” ha affermato Rosalia Montineri nel suo intervento. “I profili che ci si presentano più frequentemente infatti sono di ragazzi che non riescono a mettersi nei panni dell’altro e a comprenderne il dolore provocato dalle azioni. Per questo risulta fondamentale l’istituto di messa in prova: spesso i “carnefici” hanno storie di violenza e abbandono che li rendono tali e per le quali hanno bisogno di supporto e di percorsi di rieducazione sostitutivi della pena”.
Il dirigente della Polizia Postale Marcello La Bella ha invece utilizzato il racconto di alcuni dei più noti casi di cronaca per evidenziare l’operato del reparto da lui diretto, ma anche i punti sui quali occorre lavorare in termini di sensibilizzazione e educazione.
“La parola cyberbullismo è una grande scatola dentro cui troviamo tantissime cose: non tutto è reato, ma ci sono anche condotte gravissime che definire cyberbullismo è invece riduttivo”, ha affermato il Dirigente della Polizia Postale nel corso del suo intervento.
“Riceviamo ogni anno oltre 1.800 segnalazioni, ma quando i casi arrivano da noi è ormai tardi. È per questo che la sensibilizzazione è importantissima: occorre partire dalle famiglie, dalle scuole e dai quartieri per fare in modo che i casi diminuiscano”.
“La violenza online è violenza a tutti gli effetti e occorre una rivoluzione culturale per cambiare rotta”, ha concluso La Bella. 
“Unicef ha il compito di garantire ad ogni ragazzo una vita serena senza prevaricazioni di alcun tipo”, ha affermato il presidente regionale di Unicef Vincenzo Lorefice.
“È per questo che non possiamo esimerci dal rispondere alle esigenze di intervento rispetto al crescere dei fenomeni di bullismo e cyberbullismo. Abbiamo trovato uno strumento efficace nella educazione tra pari: responsabilizzare e inserire anche i più difficili all’interno di percorsi extrascolastici e farne dei leader positivi consente di capire loro che un’altra strada è possibile”.
All’incontro erano presenti anche i ragazzi dei gruppi Rotaract e Interact del Catania Est e Interact del Catania Bellini.
“Siamo molto felici che l’incontro sia stato partecipato anche dai più piccoli del nostro Club”, afferma Tosi.
“Vogliamo dare loro un segnale di vicinanza e supportarli nella crescita emotiva e sociale per essere testimoni credibili tra i pari. La parola Rotary è spesso associata all’empatia, al rispetto e all’inclusione. Dobbiamo mettere in pratica questi principi anche quando parliamo di bullismo. Possiamo fare la differenza fornendo programmi educativi sulla consapevolezza del bullismo, coinvolgendo le scuole e le organizzazioni giovanili ma occorre coinvolgere l’intera comunità. Ciascuno di noi può e deve essere un modello positivo per gli altri, dimostrando in ogni occasione, rispetto e gentilezza. Va anche creata - conclude Tosi - una cultura di tolleranza zero, in cui il bullismo e la prevaricazione non possono essere accettati in nessun caso”.